Forse l’appuntamento di Forketters più bello di sempre, quello che abbiamo vissuto il 5 di aprile da 28Posti a Milano. Marco Ambrosino, lo chef antropologico e concettuale per eccellenza, che celebra il Mediterraneo antico e moderno in ogni singolo piatto, ha dato il meglio di sé.
Non solo per quanto riguarda le interpretazioni culinarie, ma per il suo essersi concesso al cento per cento a ogni singolo ospite. Uno chef che ha capito lo spirito di Forketters e ha scelto di vivere la serata in sala, mettendosi a disposizione del pubblico e presentando ogni portata personalmente. Insieme a lui, altre due figure che hanno realmente dato un valore aggiunto e contribuito a rendere l’evento unico.
Leo Todisco, Brand Ambassador di Gin Engine che oltre a scaldare l’atmosfera con un gin tonic di benvenuto (ormai è una firma di Forketters) ha proposto un negroni invecchiato in botte di accompagnamento ai piatti e un drink appositamente studiato in pairing con il dolce. Insieme a lui Andrea Moser, Kellermaister di Cantina Kaltern, che ha scelto i vini migliori da abbinare ai piatti di Marco Ambrosino.
Momento unico è stata la sboccatura live, tavolo per tavolo, di un vino mai bevuto prima. Ancora una volta si è trattato non solo di piatti ma di tante piccole epifanie, una grande energia ci è sembrata scorrere nei vari tavoli dove - come ogni volta succede - sono nate nuove amicizie, conoscenze, incontri inattesi e tante chiacchiere.
Sembra facile descriverlo a parole ma ci piacerebbe poteste vedere con i vostri stessi occhi le vibrazioni positive che si generano a Forketters.
Ancora una volta, grazie a tutti!
foto: gaia menchicchi
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